Curare la Depressione Treviso - Palloncino Blu che Piange

Curare la Depressione Treviso: Uscirne è Possibile

Curare la Depressione Treviso: Uscirne è Possibile

Curare la Depressione Treviso - Palloncino Blu che Piange

Un tema delicato da affrontare con attenzione

Curare la depressione Treviso: quante volte hai cercato queste semplici parole in Internet? Molte sono le persone ad essersi rivolte al nostro Studio di psicologi Treviso, per ciò che spesso viene vissuto come un nemico grande, in taluni casi temuto invincibile. Grazie però ad attenta consulenza psicologica, dapprima, e a un adeguato trattamento, poi, è possibile tornare, o iniziare, a stare bene.

Prima, però, di curare la depressione Treviso, è importante capire di cosa stiamo parlando.

Cause depressione: non è sempre ciò che ti aspetti

Depressione o depressioni?

Noi dello Studio WeS - Psicologia e Psicoterapia Treviso vogliamo partire con un interrogativo difficile, ma che ci mette di fronte a una realtà spesso non conosciuta: anche se tendiamo a pensarla sempre allo stesso modo, la depressione non si presenta allo stesso modo in tutti coloro che ne soffrono. Per capirlo, proviamo ad ascoltare.

"Ho come una agitazione dentro, una tensione, ma anche altro, che faccio fatica a spiegare, sembra qualcosa che mi corrode, sarà che sono tanto ansioso".
"Sono incinta, dovrei essere felice, ma io non sento questo istinto materno, anzi mi sa che sono un po’ depressa".
"All’improvviso, da un giorno all’altro, come un fulmine, mi sono svegliato e mi sembrava di essere sceso all’inferno".
"Sono stanca, sempre stanca. Per carità, poi faccio tutto quello che devo fare, ma è come se mi dovessi obbligare e ormai sono anni che è così".
"Mi addormento subito, sì, anzi, non vedo l’ora che arrivi la sera, e la giornata si chiuda, ma quando sono le cinque e mezza, cinque, talvolta anche prima, mi sveglio e non c’è verso di riaddormentarmi, e non sono riposato".
"Mi hanno messo in cassa integrazione, mia moglie lavora saltuariamente e abbiamo due bambini, cerco di arrotondare come posso, visto che ho tanto tempo a disposizione, anzi dovrei sentirmi in forze ma i pensieri mi ronzano nella testa, mi chiedo se sono un buon padre di famiglia, ho paura che le cose vadano a finire male, non so come faremo, non riesco a fermare il criceto e mi sento in colpa".
"Sta a letto fino a tardi, anche se non dorme, sotto quel piumone, che sembra il suo rifugio, è lenta, trascina quelle ciabatte come se fossero di piombo, le dico di lavarsi, almeno, ma mi guarda con quegli occhi che sembrano velati di nebbia, oggi non è voluta andare neanche dallo psicologo, tanto non serve".
"Sta per arrivare la nuova stagione e io già mi sento male".
"Negli ultimi cinque anni ho subito due lutti importanti, a me sembra anche di averli superati ma non sono più la persona di prima, non ho più interesse per quello che facevo, neanche per lo sport che mi è sempre piaciuto, non mi va di leggere, faccio proprio fatica e, sì, in fondo ho addosso un velo di tristezza, mi chiedo che senso abbia stare qui, vivere, per cosa, se si perde quello che si ama".
"Sembra che io sia destinato a non essere felice, in fondo non mi sembra di chiedere tanto, una compagna, farmi una famiglia ma non ho una grande autostima, purtroppo non sono un maschio alpha. Verso tardo pomeriggio però sto un po’ meglio, mi metto davanti alla tv, mangio e bevo qualcosa.
Mi sa che sta arrivando la demenza senile, non ricordo niente, a volte inizio un discorso e perdo il filo, a volte ho come una confusione in testa, altre volte so cosa voglio dire ma appena inizio a parlare è come se quello che avevo in mente evaporasse, faccio cose in automatico e poi non so se le abbia fatte o meno, guardo un film e dopo una settimana non mi ricordo più bene, è davvero demoralizzante".

E si potrebbe continuare.

Gli esempi che abbiamo inserito qui ci fanno intendere che la depressione non ha una sola espressione: assume forme diverse, le cause scatenanti sono diverse e sollecitano personalità diverse, in diversi tempi della vita.

Vediamo di capire insieme la base comune della depressione e, soprattutto, come riconoscerla.

Differenza tra emozioni e patologie come la depressione

Curare la Depressione Treviso - Illustrazione Donna che Soffre

Con il termine depressione, comunemente, chiamiamo anche la semplice tristezza. Ma si tratta in realtà di fenomeni assai diversi.

Come tutte le emozioni, anche quelle che siamo abituati a considerare brutte, la tristezza è funzionale, cioè utile, alla vita. Funzionale, tuttavia, purché, proprio come per tutte le emozioni, abbia attinenza a stimoli presenti nel qui e ora.

Le emozioni sono flussi di energia, per così dire con varie colorazioni che, come ben chiarisce l’origine del termine (dal latino: e = fuori, moveo = muovo, agito), servono a "darci una mossa", a mobilitarci per ripristinare l’equilibrio che un dato stimolo ha compromesso. Ogni emozione rappresenta una situazione e un indicatore di movimento.

La tristezza segnala una perdita e promuove un’azione composta, di raccoglimento e di assimilazione. Anche il cordoglio a seguito di un lutto è una manifestazione emotiva fisiologica, pur nella sua maggiore durata.

Quindi tutti noi, in alcuni momenti della vita, proviamo sentimenti come tristezza, sconforto, pessimismo.

Essere tristi è normale, per chi ama il termine normale. Fa parte della vita. Ma in un soggetto sano queste sensazioni hanno breve durata, quella che serve per muoversi e per costruire il nuovo buon assetto esistenziale (biologico, psicologico, sociale).

Se dunque essere tristi è normale, come riconoscere la depressione?

Che cos'è la depressione? Conoscerla per arrivare alla cura

La depressione è una patologia, non uno stato temporaneo come un'emozione. È comune dire di provare depressione e ansia, quando in realtà ci troviamo in uno stato di tristezza momentanea.

Prima di curare la depressione è importante saperla riconoscere e, soprattutto, essere in grado di distinguerla da una semplice emozione che, per quanto ci possa risultare sgradevole, non sarà paragonabile a questo disturbo dell'umore.

Disturbi dell'umore: le loro caratteristiche

I disturbi dell'umore sono disturbi emotivi e consistono in periodi protratti di eccessiva tristezza, eccessiva gioia o entrambe, e possono verificarsi in ciascuno di noi, negli adulti così come nei bambini e negli adolescenti.

È cruciale ricorrere tempestivamente alla richiesta di aiuto professionale, considerando che spesso è utile, talvolta indispensabile, una terapia farmacologica unitamente a un approccio psicoterapeutico.

È veramente molto importante saper leggere la varietà di sintomi e situazioni, le caratteristiche storiche e ambientali, per giungere alla diagnosi corretta, al fine dell’impostazione di una corretta terapia.

È diagnosticato un disturbo dell'umore quando la tristezza o la gioia sono eccessivamente intense e prolungate nel tempo (unitamente a un certo numero, necessario per le prassi diagnostiche in psichiatria, di altri sintomi): in questi casi, è compromessa in modo significativo la capacità di funzionamento sociale, lavorativo e relazionale della persona.

In un disturbo dell'umore, una tristezza profonda è definita depressione, mentre l'euforia intensa è definita mania. I disturbi depressivi sono caratterizzati dalla depressione; quelli bipolari sono caratterizzati da varie combinazioni di depressione e mania.

I sintomi della depressione

Curare la Depressione Treviso - Illustrazione Uomo in Crisi

Come sapere se ciò che stai provando è depressione o una semplice emozione? Dobbiamo basarci sui sintomi che di solito insorgono in un quadro depressivo.

Oltre all’alterazione del tono dell’umore, per cui la tristezza profonda e prolungata può giungere fino a disperazione, la depressione è caratterizzata da una diminuzione di interesse e/o piacere per le attività ordinarie. A questo si aggiungono spesso apprensione, rabbia e apatia. Spesso ci si sente emotivamente fragili con facilità al pianto; emergono o si intensificano pensieri di auto-svalutazione e colpa, pessimismo, pensieri negativi e problemi di autostima.

Nella depressione possono essere presenti anche pensieri di morte, impotenza e ideazione o anche pianificazione suicidaria. Le manifestazioni coinvolgono i livelli di energia fisica: è una mancanza patologica di energia, la faticabilità, il desiderio sessuale, la qualità del sonno e dell’appetito.

Nella quotidianità, è possibile percepire sensazione di stanchezza a fronte di attività anche minime, una marcata indecisione nell’affrontare le proprie incombenze o semplici azioni. A livello cognitivo, generalmente sono presenti difficoltà nella concentrazione, nella memoria, nonché ruminazione e/o rimuginio. Inoltre anche la diminuzione o l’aumento di peso corporeo e dell’appetito, così come ipersonnia o insonnia, sono sintomi che possono insorgere in un quadro di depressione.

Le cause della depressione

Frequente l’esordio dopo una perdita (detta depressione situazionale: le cause scatenanti spesso sono di tipo affettivo-esistenziale) o in seguito ad eccesso di stress (forse il popolare "esaurimento nervoso", scientificamente privo di evidenze, ha una ragion d’essere proprio per questo); può essere considerata una tristezza stagnante, ma anche un’altra emozione introflessa che non ha trovato la sua adeguata direzione (ad esempio la rabbia, l’invidia).

Questo da un punto di vista psicologico. Ma le variabili da tenere in considerazione, per comprendere il fenomeno e soprattutto per individuare per la depressione rimedi, sono davvero molteplici e differiscono da persona a persona. Risultano portanti i fattori biologici, tra i quali annoveriamo:

  • Vulnerabilità genetica: per esempio la cosiddetta depressione endogena apparentemente non presenta rintracciabili cause scatenanti consce;
  • Presenza di altre patologie organiche;
  • Trattamento con alcuni farmaci;
  • Utilizzo di sostanze.

Sarebbe riduttivo però credere che i fattori biologici siano gli unici da considerare. È molto importante infatti portare attenzione anche alla struttura personologica di chi presenta una sindrome depressiva: ci riferiamo al terreno su cui planano le vicende esistenziali che, in fondo, sono comuni a tutti.

Uscire dalla depressione: come possono aiutare amici e familiari

Curare la depressione è possibile, ma non si tratta di un percorso semplice o breve. In tutto questo è molto importante avere il supporto di amici e familiari, perché anche loro possono giocare un ruolo importantissimo nell’aiuto in questa grave sofferenza. Come? Informandosi, comprendendo la necessità di essere aiutati, ascoltando, soprattutto ascoltando, e prendendo sul serio ciò che sentono e vedono. Ovviamente da soli non possono offrire rimedi contro la depressione, ma possono stare accanto a chi ne ha bisogno.

È bene tenere a mente che nessuno gioca a "fare il depresso" e chi si trova in questa situazione lo sa benissimo. Si tratta di un dolore veramente grande e del quale faresti volentieri a meno, anche considerando gli eventuali vantaggi secondari (lasciamo questo compito allo Psicoterapeuta Treviso). Il ruolo di amici e familiari è importante e difficile, perché si tratta di saper tenere in mano la patata bollentissima del dolore altrui, resistendo alla tentazione di minimizzare, di assicurare la transitorietà del malessere e di spronare alla "reazione".

Può essere molto confortante, invece, sapere di poter contare sulla presenza serena di qualcuno che abbia "visto", che si renda disponibile e che indichi una strada possibile, in accettazione fiduciosa, ossia un incontro con il medico di famiglia, anche per l’indicazione di uno psichiatra o uno psicoterapeuta di riferimento; oppure, al fine di rendere partecipe la persona che sta male, se ne è in grado, un semplice invito: "se hai piacere, puoi guardare in internet e lasciare che il tuo intuito ti suggerisca qualche psicologo", "se hai piacere, guardiamo assieme" o ancora "se hai piacere, ti accompagno".

Vincere la depressione: l'aiuto degli esperti dello Studio WeS

Sarebbe bello indicare in questa sede come curare la depressione in pochi passi, ma questo sarebbe molto lontano dalla realtà e non saremmo onesti con te, per tutto ciò che abbiamo già detto. Abbiamo chiamato la depressione sintomo, patologia, sindrome. Già solo questo rende conto della complessità di ciò che stiamo trattando, e nessuno avanza verità definitive. A noi, piace ricordare le parole di un noto Psichiatra e Psicoterapeuta italiano, Luigi Cancrini, che considera la depressione un sintomo al pari della febbre e che, come per la febbre, esorta a non prescindere dalla ricerca delle cause.

Se hai deciso di chiedere aiuto, se stai cercando psicologi a Treviso, se pensi di aver bisogno di uno Psicologo Psicoterapeuta come il Dott. Riccardo Baroffio o una Psicologa Psicoterapeuta come la Dott.ssa Monica Anoja, è giunto il momento di fare un passo ulteriore e affrontare con noi la tua depressione.

Nelle nostre biografie troverai il nostro percorso di studi e le nostre specializzazioni, oltre alle nostre principali aree di intervento: queste ti aiuteranno a decidere a chi affidarti.

Nella sezione dedicata alle metodologie puoi scoprire e approfondire i percorsi e le tecniche psicoterapeutiche a cui ricorriamo nel nostro Studio WeS - Psicologia e Psicoterapia Treviso, per esempio l'Analisi Transazionale e la tecnica della Mindfulness.

Se sei pronto ad intraprendere un percorso con il nostro aiuto, puoi contattarci.

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